Nicola De Villi - Tappeti, antichità e pixel art

Questo progetto ha preso forma a fine 2020. Mi ero appena laureato in illustrazione allo IED di Torino e, complice la decelerazione coatta imposta dalla pandemia, ho avuto modo di sperimentare tecniche più lente, artigianali.

Partendo dal ricamo, ho riscoperto il piacere della creazione materica per produrre qualcosa di tangibile, oltre che al disegno. Durante le lunghe giornate di marzo, la notte dormivo poco, e come se non bastasse il lockdown, si prendeva gioco di me: sognavo macchine, stazioni e binari, treni che andavano sempre nella stessa direzione, ma ogni volta mi svegliavo prima di scoprire quale fosse.

Quel movimento mi ha spinto a fare ricerche, scoprendomi sempre più attratto da produzioni antiche e tradizionali, tipiche di alcuni popoli del mondo, soprattutto dalla tessitura. Così ho chiesto al mio migliore amico di costruire un telaio, e su quel primo strumento casareccio ho imparato da autodidatta a sperimentare e coniugare il mondo antico e quello della pixel art, intrecciando l’estetica tessile a quella digitale, trovando la mia direzione artistica.
E nodo dopo nodo è nato il progetto artigianale De Villi.

​

Testo di Leonardo Melandri